Che cosa comporta in termini economici l’attivazione del modello REMUNERO in un territorio?

L’attivazione del modello Remunero tramite il progetto RETARI in un territorio con 50.000 abitanti appartenenti ad un unico Comune o all’unione di più Comuni di dimensioni ridotte, comporta significativi benefici economici a lungo termine. Con una Tari annuale media di circa 10 milioni di euro, Remunero restituisce ai cittadini e alle imprese virtuose l’importo pagato della Tari, una volta all’anno, per 5 anni consecutivi, tramite la sua piattaforma di pagamenti elettronici geolocalizzati, il tutto senza costi aggiuntivi per il Comune.

In questo processo:

  • Il Comune continua a riscuotere regolarmente la Tari dai cittadini e dalle imprese, che vengono incentivati al pagamento della tassa e al corretto smaltimento dei rifiuti.
  • La somma restituita può essere spesa solo presso le attività locali (aziende, negozi, professionisti e artigiani) fino al 30% del valore degli acquisti. Questo favorisce il commercio locale, incentiva il consumo a chilometro zero e stimola l’economia del territorio.

In termini economici:

  • Nel corso dei 5 anni, Remunero restituisce un totale di 50 milioni.
  • Grazie al modello di spesa del conto Remunero, che moltiplica il valore economico, si arriva a un totale di 150 milioni che restano sul territorio. Questo rappresenta un incremento medio di ricchezza per le famiglie equivalente a circa 4.500-6.000 euro ciascuna.
  • L’impatto complessivo può portare alla creazione di 1.300-1.500 nuovi posti di lavoro, considerando che ogni 50.000 euro di fatturato genera un posto di lavoro, secondo i dati ISTAT.

Al termine del progetto quinquennale, pur cessando la restituzione della Tari, il valore generato attraverso il cashback e il ciclo di spesa continua a circolare all’interno del territorio, creando un impatto economico duraturo e sostenibile.